Poesia dedicata dal padre a Liliana Crociati
Liliana Crociati de Szaszak di 24 anni,appartenente
all'alta società argentina dei primi anni settanta,unica figlia di Josè Crociati uno dei più noti ed importanti coiffeurs del paese,ma anche pittore e poeta di origini italiane.
Durante una vacanza in una località sciistica sulle alpi austriache,suo marito era un appassionato di questo sport,la mattina del 25 febbraio del 1970 mentre la coppia dormiva nella propria camera al secondo piano ,il loro albergo venne travolto da una valanga che irruppe violentemente dalle finestre della stanza,seppellendola nel suo letto.Suo marito Juan Szaszak fu salvato in meno di 15 minuti,ma lei venne appena recuperata dai soccorsi dopo un'ora,morì poche ore dopo il 27 dello stesso mese.
Quello stesso giorno,a migliaia di chilometri di distanza,morì anche Sabu,il suo fedele cane a cui era molto affezzionata,le versioni sono contrastanti,per alcuni morì investito da un'auto,per altri per cause naturali.
tomba di Eva Peron
Buttonmovimenti di tango presso il quartiere "La Boca"
Buttonle case colorate del quartiere la boca
La Boca deve il suo nome alla sua ubicazione sulla foce del Riachuelo, nel Río de la Plata. Fu utilizzato per vari anni come porto, e la sua attività portuale attrasse numerosi immigranti, soprattutto genovesi, che vi si stabilirono alla ricerca di lavoro.
Le case del quartiere furono costruite in legno, con pannelli dai colori vivaci - utilizzando le vernici eccedenti del porto - che danno al quartiere un aspetto originale e affascinante.
L'attrazione più importante de La Boca è l'originale strada di Caminito, una bellissima via più interessante di qualsiasi museo della città. Fra i colorati e particolari edifici di Caminito ci sono numerosi ristoranti, bar e postazioni di pittori, oltre ai ballerini di tango che affascinano i visitatori con la magia dei loro passi.
La Boca è il quartiere in cui si trova lo stadio della famosa squadra di calcio Boca Juniors, conosciuto come "La Bombonera" e inaugurato nel 1940.
sulla panchina con Mafalda e i suoi amici
ButtonIl fumetto “Mafalda”, incredibilmente popolare, ha una lunga storia. Creato da Quino (nome completo Joaquín Salvador Lavado Tejón), fu pubblicato per la prima volta in Argentina nel 1964 come parte di un annuncio pubblicitario. Ma la dolce ragazzina, dai commenti scattanti e le osservazioni intelligenti sul mondo degli adulti, ha fatto scalpore in tutta l’America Latina e nel mondo.
Mafalda è una ragazzina di sei anni con una accattivante preoccupazione per l’umanità e la situazione nel mondo, oltre a un notevole disgusto per la zuppa. Il fumetto è stato tradotto in molte lingue e Mafalda e i suoi amici sono affabili e amabili ovunque vadano. I personaggi sono diventati una pietra miliare della cultura popolare argentina, e in particolare a Buenos Aires
In suo onore, una piccola scultura di Mafalda seduta su una panchina del parco è stata eretta a San Telmo, il quartiere in cui vive nelle storie a fumetti. Due dei suoi amici, Manolito e Susanita, sono stati aggiunti successivamente. Di solito le persone si imbattono per caso in questi minuscoli tributi. È sempre una piacevole sorpresa e i fan scattano molte fotografie con i personaggi amati.
Le statue sono proprio sulla strada, quindi visibili a qualsiasi ora, ogni giorno. Nei fine settimana, c’è spesso una lunga fila di persone in attesa di scattare una foto con i personaggi, quindi è meglio andare nei giorni feriali per evitare qualsiasi attesa. La domenica la strada è chiusa alle macchine, ma le statue possono essere raggiunte a piedi. Nelle vicinanze c’è un negozio di souvenir dedicato a Quino e Mafalda.
Manifestazione pubblica sotto l'obelisco
ButtonColonia del Sacramento
Fondata nel 1680 dai portoghesi, venne in seguito reclamata dagli spagnoli che avevano fondato colonie sulla riva opposta del fiume a Buenos Aires. La colonia continuò a passare di mano tra le due corone a causa di trattati come il famoso Trattato di Madrid del 1750 ed il Trattato di Sant'Ildefonso del 1777, per poi restare sotto il controllo spagnolo. Ripassò di nuovo al Portogallo e, in seguito, al Brasile a partire dal 1816, quando l'intera Banda Oriental (Uruguay) venne assegnata al governo di Rio de Janeiro.
I Guaraní lottarono nel 1742 nel tentativo di cacciare i portoghesi. Questa città era nota con il nome di Colônia do Sacramento sotto il governo lusitano.
Al giorno d'oggi la città si è espansa ad est, ma la parte originale mantiene lo stile urbano irregolare tipico del tempo, costruito dai portoghesi, che contrasta con lo stile ortogonale importato nei nuovi quartieri dagli spagnoli.
Il centro storico di Colonia del Sacramento è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità nel 1995.
Via dei "sospiri"
Ricorda la strada di Pompei dove erano ubicati i lupanari;
il nome è dovuto ai suoni che si udivano lungo la via, soprattutto nelle ore notturne
Floralis generica
inaugurata nel 2002, la Floralis Genérica fu un regalo fatto alla città dall'architetto argentino Eduardo Catalano.
Il fiore più grande del mondo
Con un peso di diciotto tonnellate e un'altezza di ventitré metri, l'imponente Floralis Genérica in poco tempo è diventato uno dei simboli di Buenos Aires.
Un aspetto interessante dell'enorme Floralis Genérica è che ogni notte i suoi petali si chiudono per risposare, e tutte le mattina si aprono al sole per dare il benvenuto a un nuovo giorno.
Obelisco
Fu costruito nel 1936, in coincidenza con il quarto centenario della fondazione della città da parte di Pedro de Mendoza. Anche se il monumento commemora anche la prima volta che la bandiera argentina fu issata nella chiesa di San Nicolás.
È stato progettato da Alberto Prebisch, un architetto argentino. La sua ispirazione è chiara: gli obelischi che si trovavano nell'antico Egitto all'ingresso dei templi. In effetti, il suo creatore ha riconosciuto che aveva ideato il progetto del monumento basato sugli obelischi che aveva visto durante i suoi viaggi a Parigi.
Per la costruzione dell'obelisco sono state investite quattro settimane, in particolare 31 giorni. I lavori sono iniziati il 20 marzo e si sono conclusi il 23 maggio. L'architetto lavorava con la società tedesca Siemens Baunnion e costava un totale di duecentomila pesos. In esso, un totale di 157 lavoratori hanno lavorato.
Tuttavia, la costruzione ha generato una forte polemica. Nel luogo attuale dell'obelisco c'era la chiesa di San Nicolás de Bari, il luogo dove la bandiera dell'Argentina fu sollevata per la prima volta nel 1812. Il governo di Buenos Aires decise di demolirlo, cosa che non fu molto accettata dal popolo della città
Gru colorata a Puerto Madero
Buttonall'interno del locale
Buttonnell'atrio del "Tango Porteno"
ButtonTeatro Colon palchi e platea
il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri d'opera più grandi al mondo, nonché il principale teatro d'opera di notorietà internazionale dell'intero continente sudamericano.
La struttura magnifica e l'impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell'arte teatrale e lirica. Acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.
Il teatro si trova vicino alla famosissima Avenida 9 de Julio, uno dei viali più ampi del mondo.
L'edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 m² sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).
l'inaugurazione ebbe luogo il 25 maggio 1908 con Aida per la Gran Compañía Lírica Italiana di Luigi Mancinelli e l'Amleto con Titta Ruffo.
Con una capienza di 2487 spettatori a sedere (che arriva a 4000 calcolando i posti in piedi), suddivisi in sette livelli, la sala all'italiana ha 32 metri di diametro, 75 di profondità e 28 di altezza in un ambiente eclettico, che combina lo stile italiano e il Barocco francese.
Numerosissime sono le personalità del mondo musicale che hanno partecipato all'attività del teatro. Molti compositori hanno diretto le proprie opere, da Pietro Mascagni a Richard Strauss a Igor Stravinskij a Paul Hindemith; tra i grandi direttori d'orchestra da ricordare Arturo Toscanini, Wilhelm Furtwängler, Erich Kleiber, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, Claudio Abbado, Riccardo Muti. Numerosi i cantanti che hanno interpretato le maggiori opere liriche come Fëdor Šaljapin, Enrico Caruso, Mario Del Monaco, Maria Callas, Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Plácido Domingo; presenti anche danzatori tra cui Tamara Karsavina, Rudol'f Nureev, Margot Fonteyn, Carla Fracci; inoltre artisti argentini di notevole rilevanza come Martha Argerich e Astor Piazzolla.
notturno, con alle spalle il "Puente de la Mujer"
Buttonuna giornata ad Estancia don Silvano
Tango, Malambo bombo boleadora sono le principali danze delle regioni argentine; durante la visita alla fattoria Don Silvano si possono ammirare la coppia di ballerini e il cantante che offrono al pubblico un breve viaggio virtuale attraverso le varie culture regionali; inoltre mostrano la vita del Gaucho e le competizioni a cavallo
navigando sul fiume Tigre
Tigre è una piccola località turistica a circa 30 km a nord di Buenos Aires, e come detto, costituisce un’ottima opportunità di evasione dal caos metropolitano, per questo eletta sin dai primi decenni del 900 dall’aristocrazia portena, quale luogo di villeggiatura e descanso.
La sua particolarità è nella posizione geografica: sorge infatti sul delta del Rio Paranà ed è attraversata da piccoli fiumi e ruscelli che formano numerose isolette dalla fitta vegetazione. Da sempre importante punto di riferimento per il trasporto e la lavorazione del legname, Tigre è anche un vivace centro di artigianato. La città è ricca di negozi d’antiquariato oltre che di bar e ristoranti sul lungofiume. È una meta turistica frequentata tutto l’anno, rinomata principalmente per il patrimonio naturalistico circostante,
presso il mercato della frutta (Tigre)
ButtonMinistero opere pubbliche ed assistenzaVisibile nella parte alte il volto di Eva Duarte Peron
Button"Big Ben"
Di fronte a Plaza San Martín, questa torre dell'orologio alta 76 metri è stata una donazione della comunità britannica della città nel 1916 e costruita con materiali spediti dall'Inghilterra per celebrare il centenario argentino della Rivoluzione di Maggio. La torre fu ribattezzata Torre Monumental dagli argentini in seguito alla guerra delle Falkland del 1982.